Già in campo era successo di tutto, con polemiche furenti per il gol dubbio di Astori assegnato alla Roma dall’arbitro Guida e il rigore negato all’Udinese per fallo netto di Emanuelson su Koné, ma è mente fredda che le dichiarazioni di fronte ai microfoni hanno alimentato veleni e recriminazioni con una sottile linea ad unire tutti i protagonisti: a questo punto la tecnologia sui gol fantasma è necessaria, o quanto meno bisognerebbe capire a cosa servano i giudici di porta se questi non vengono ascoltati dal direttore di gara o non hanno il coraggio di pronunciarsi come nel caso del penalty non decretato.
Insiste proprio su questa tesi l’amareggiato Andrea Stramaccioni che senza tanti giri di parole spiega:
“Onestamente anche dalla panchina avevamo avuto l’impressione che fosse calcio di rigore, Emanuelson va sul giocatore e prende tutto, oltretutto la caviglia di Kone è davanti al pallone. Oggi siamo stati molto sfortunati negli episodi, ma non posso recriminare nulla ai miei ragazzi che hanno giocato un’ottima gara contro la squadra più forte d’Italia assieme alla Juve. Nel caso del gol-non gol mi chiedo: a cosa servono gli arbitri di porta? Questa è la base della mia protesta. Non c’entra nulla con il risultato, la Roma ha vinto e noi accettiamo il verdetto del campo. Il problema qui sta a monte: se gli arbitri di porta, messi lì per decidere cosa fare nei casi di gol fantasma, vengono puntualmente sconfessati dal direttore di gara, allora a cosa servono?”.
Per il tecnico dei friulani quello di Astori non era gol poiché il pallone non aveva varcato completamente la linea di porta, differente l’opinione di Rudi Garcia secondo cui invece il vantaggio giallorosso era da convalidare:
“Con la Goal Line Technology non ci sarebbero stati dubbi, il gol c’è ma con la tecnologia non ci sarebbero stati problemi. Il giudice di gara alla fine è padrone del campo, era piazzato bene per vedere il pallone dentro. Le proteste dell’Udinese sull’intervento di Emanuelson? L’arbitro è stato bravo durante tutta la partita, si vede che Urby tocca la palla. Giudicano gli arbitri, non gli allenatori”.
Davide Astori, alla fine risultato il match-winner, fa i complimenti al direttore di gara campano:
“Secondo i miei compagni il pallone era entrato di 10-20 cm, sono andato dal giudice di linea e mi ha dato risposta negativa. Per fortuna l’arbitro ha avuto il coraggio di dare il gol, faccio i complimenti a Guida”.
Gino Pozzo rincara infine la dose prendendosela con Garcia che da quando ha perso contro la Juve continua a lamentarsi degli arbitri raccogliendo spesso episodi a favori:
“Sono arrabbiato perché è la solita storia. La Roma non avrebbe bisogno di nessun aiutuino ma purtroppo c’è questo condizionamento. Secondo me è stato questo allenatore che è già un mesetto che martella da tutte le parti. Ora raccoglie i risultati. Questi allenatori che si mettono a speculare farebbero bene ad essere più professionali. Abbiamo bisogno di un calcio sereno, tranquillo. Non facciamo le cose all’italiana”.
Chi ha ragione?
Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG